DIARIO DI BORDO DEL CAMPUS MAESTRO MARE
Prima settimana

Ogni mattina ci siamo incontrati nei magici locali dell’Area Marina Protetta, capaci di trasformarsi, in base alle attività da svolgere, in magistrale aula magna, in superattrezzato laboratorio multimediale, in divertentissima ludoteca; per mutare la scena bastava uno schiocco delle dita del fantastico Dottor Randieri, per tutti “Andrea – Biologo”.

Da buon mago non poteva far a meno della valletta, Rosy, altrettanto Dottoressa e altrettanto Biologa, amabile e rassicurante per le allieve più piccine, come la tenera Maria Clelia e l’autonomissima Daria, ed all’occorrenza domatrice impavida per gli allievi più “vivaci” come Mario, Andrea, Diego.
Quante domande hanno suscitato: mille ne han poste Giulio, Paolo, Lorenzo, solo qualcuna in meno Giovanni ed il riflessivo Leonardo!
Quanta curiosità sono riusciti a cavar fuori da ragazzi entusiasti che han toccato con mano pesci, piante, rettili, uova di gabbiano, ragni!
Quanta sicurezza son riusciti ad infondere in allievi alle prime esperienze di natura così incontaminata, così libera e disponibile, così madre generosa!
Abbiamo nuotato con pinne, maschera e muta, navigato sui gommoni del Ministero dell’Interno, esplorato con il battello trasparente dell’Area Marina Protetta i fondali affollati da meduse; abbiamo denunciato un pescatore di frodo e liberato la meravigliosa spiaggia a nord dell’Isola Lachea di plastica e rifiuti e di quest’isola abbiamo posseduto gli antichi chiavini.
E poi l’ insolita esperienza della speleologia alle grotte dell’Immacolatella, con i suoi pipistrelli che improvvisamente son diventati simpatici amici anzicchè fonte di incubi.
Quanta fatica per Andrea – Pallanuoto che ci ha fisicamente trasportati in acqua, sulle imbarcazioni, per le scogliere, con il suo sorriso dolce, la sua voce calma ed i suoi muscoli d’acciaio.
Infine l’immancabile sfida a calcetto per i patiti Andrea, Vittorio e Davide.

Il venerdì è arrivato in un soffio ed al primo commiato c’è stata un po’ di commozione e non solo sul dolcissimo sguardo di Carla, Chiara, Rosanna e Ginevra! …Un luccicone l’abbiamo scorto anche sul volto stanco di Andrea – Bio.
Diario di bordo: seconda settimana
KAJAK

Quanti i dubbi della vigilia! Ma gli allievi del Maestro Mare li han fugati tutti già alle prime pagaiate!
Partner della settimana il Circolo Canoa Catania che attende gli appassionati al Molo di Levante del porto di Catania, nello spartano capannone che odora di muscoli, impegno e successi sportivi.
Subito empatia con il nuovo maestro, l’imperturbabile Marco Marchese, con il suo applombe tutto inglese e l’ingualcibile tenuta da istruttore federale di kajak; onnipresente ed infaticabile Andrea –Pallanuoto (PN d’ora in poi).
Pochissime le spiegazioni teoriche visti i precocissimi sbadigli dei vari Andrea, Gabriele, Davide, Mario e Diego; e allora… subito in mare, metodo “globale” e deduttivo: dal generale al particolare; c’è un problema da risolvere: affrontiamolo e risolviamolo!
Ha inizio la settimana di allenamento delle braccia, degli addominali e dei dorsali, dell’equilibrio e della destrezza. Un po’ di fatica ma quanta soddisfazione: solcare il mare grazie alla propria forza ed al proprio coraggio entusiasma tutti, dall’ansiosa Ginevra alle dolcissime Chiara, Carla e Cecilia, ai pigroni di turno.
Poi la scelta delle imbarcazioni: al K2 si sono alternati i più forti Giorgio, Marco e Riccardo e gli altruisti Paolo ed ancora Giorgio per condurre in mare i più inesperti; interessante il cimento sulle barche doppie anche delle coppie femminili Rosanna-Cecilia, Ginevra-Carla che non han voluto esser da meno.
Infine la distribuzione dei ruoli: quelli di fatica per gli scerpa-canoe (mettere in mare e rimettere a posto le canoe) ancora i soliti vedi sopra e gli scerpa-giubbotti di sicurezza per i meno muscolosi e più disponibili come Giulio, Simone, Giovanni 1° e 2° e lo stesso “Braccio di ferro”-Leonardo che ha messo a disposizione il suo unico braccio disponibile.
Nel ruolo di trasportate-ospiti-zavorre-clandestine a bordo si sono distinte Carla, Daria, Maria Clelia.
Il Premio PRIMA SCUFFIATA (…meglio “vano tentativo di “eschimo”…) per Rosanna, seguita da una serie, in verità brevissima, di cadute in mare: tutti i cascatori hanno attribuito la colpa alla canoa blu, da allora piuttosto evitata dai più.
Premio “FRENA IN TEMPO” a Lorenzo e Mario, che han voluto testare la resistenza delle prue sulle scogliere.
Nella classifica dei RICHIAMI incontrastato dominio di Daria; staccati Andrea e Mario,…in rimonta Giulio.
Esperienza da ricordare quella trascorsa sul DRAGON BOAT: l’imbarcazione di origine cinese spinta da 20 pagaie, eccellente strumento per insegnare ad ogni gruppo cosa vuol dire avere un solo obiettivo e lavorare tutti per lo stesso, senza risparmio, sincroni, secondo un unico ritmo uguale per tutti, scandito dal tamburo del capovoga: tre chilometri dentro il porto grande a conoscerne i segreti ed i mestieri.
L’indomani, hanno marcato visita Davide, Manfredi, Vittorio ed Andrea, esausti oppure attratti dal fascino della “pesca responsabile” (catturare e poi rimettere in libertà granchi, pesci e molluschi).
Abbiamo accumulato esperienza, fatica ed apprendimenti conditi da tanta allegria, sole, mare e salute.
Un appuntamento alla terza settimana, quella del vento.

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