L’origine del piccolo arcipelago (insieme cioè di piccole isole e isolotti) dei Ciclopi è vulcanica, ed è avvenuta in epoca così lontana che nessuno può dire di aver visto con i propri occhi quello che è successo e come si sia formato il luogo che ora stiamo visitando. Per scoprirlo possiamo allora immaginare di salire su una macchina del tempo e di compiere uno straordinario viaggio nel passato, quando la costa e il golfo di Catania erano molto diversi da come li vediamo oggi.
Programmiamo quindi la nostra destinazione in un’era ormai lontanissima, ben 500 mila anni fa, quando ad Acitrezza non esisteva neanche la terraferma e vi era solo il mare. In quell’epoca accadde un fatto straordinario: sul fondo del mare la crosta terrestre, e cioè l’involucro roccioso che riveste il nostro pianeta, iniziò a spaccarsi, sotto la spinta del magma sottostante.
Il magma è la roccia fusa esistente al centro della terra, nelle sue profondità più inaccessibili. Questo magma incandescente, 500.000 anni fa, tentò di raggiungere la superficie, ma, non avendo abbastanza spinta, restò imprigionato sotto i sedimenti del fondo marino. Iniziò quindi a raffreddarsi e solidificarsi fino a divenire roccia durissima e nera. Nacquero così l’Isola Lachea e i faraglioni, che, lentamente, con i movimenti terrestri, emersero in superficie.
Le eruzioni continuarono (più a Nord) per migliaia di anni, finché non si formò un nuovo vulcano che divenne sempre più grande e maestoso. Oggi quel vulcano si chiama Etna ed è il più alto d’Europa.
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